Vetro

Vetro d’arte: la lingua della perfezione.

Il vetro d’arte parla la lingua della perfezione: la minima macchia, opacità, bolla d’aria lo rende vulnerabile. Il vetro non permette errori e non mente.

Lo tieni tra le mani e ti racconta la sua storia, fatta di fuoco, aria e lievità.

Viviamo e lavoriamo fianco a fianco con gli artefici di questa magia antica, che tramandano da secoli la tradizione dei maestri vetrai muranesi e da loro abbiamo appreso ad amarlo e conoscerlo.

Il vetro ci affascina perché è solido e fragile; il più impercettibile sbalzo di temperatura nel processo ne compromette la purezza e la compattezza.

E’ duttile e si piega al calore e al soffio, ma è temibile perché viene forgiato in una fucina dove brucia e cola come lava.

Dall’incandescenza passa alla trasparenza, dallo stato polveroso, a quello fluido a quello solido.

Opaco o trasparente è comunque pervaso dalla luce, la riflette, la esalta, la trasforma.

Il vetro di Murano è unico, come uniche sono alcune delle segrete ricette che ne rendono i colori vividi e le trasparenze cristalline. Imprigiona dentro la sua struttura l’atmosfera evanescente di Venezia e seduce lo sguardo, evocando visioni che possono nascere solo dall’incanto della laguna.

Le regolari geometrie di colori che determinano le forme, la ricchezza polimorfa delle creazioni continuano a stupirci, anche dopo tanti anni, perché la vera bellezza fa questo effetto: ti sorprende e ti commuove.

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